Graptoveria Bashful: l’ibrido dalle rosette dai toni rossi

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Graptoveria, cos’è? Quando ordinai sul web le mie prime piante grasse non sapevo praticamente nulla di questo mondo e quando mi arrivarono usai Google Lens per scoprire il loro nome. Tra queste ce n’era una che mi venne identificata come Echeveria ma che poi, tempo dopo, scoprì che si trattava di tutt’altra pianta.

Sto parlando della Graptoveria, nel mio caso una Graptoveria Bashful, una pianta che è un ibrido tra un Graptopetalum ed Echeveria. Questo significa che la pianta non esisteva in natura ma è stata creata direttamente dalla mano dell’uomo.

Del Graptopetalum e dell’Echeveria mantiene l’aspetto generale ma si fa amare per la forma del tronco, quasi come un fusto d’albero, che per le dimensioni che, per alcune specie, possono raggiungere oltre i 20 cm di larghezza per ogni rosetta. La Graptoveria è formata da rosette perfette geometricamente che con il tempo tendono ad accestirsi. Le foglie sono lunghe e carnose, a forma di lancia e glabre.

Normalmente il colore delle foglie è verde ma sotto il pieno sole o d’inverno assumono uno splendido colore che tende al rosso. Anche la Graptoveria fiorisce ma, a differenza delle Echeverie, i colori dei fiori sono poco appariscenti. La forma del fiore, poi, è leggermente diversa rispetto a quella dell’Echeveria ed è uno dei modi per identificare la pianta con sicurezza.

Cura della Graptoveria

La pianta è molto semplice sia da curare che da riprodurre. Innanzitutto la pianta ama il sole ma facciamo comunque attenzione a non farla bruciare sotto i caldi raggi del sole estivo. Al contrario non sopporta il freddo e quando le temperature scendono al di sotto dei 7°C dovremo ripararla in casa o in serra fredda.

In primavera e in estate la pianta va annaffiata ogni 2 o 3 giorni o comunque quando il terreno sarà completamente asciutto. D’inverno, invece, le annaffiature andranno sospese. Una raccomandazione: quando annaffiamo evitiamo di bagnare le rosette che potrebbero marcire.

Un modo per annaffiare la pianta è per immersione: basterà mettere un piatto con dell’acqua e porci sopra il vaso (ovviamente forato) della nostra piantina. Per quanto riguarda il terreno deve essere molto drenante, con torba, pomice e perlite mentre dalla primavera all’autunno potremo concimare la pianta una volta al mese.

Vista la velocità della crescita, la Graptoveria dovrà essere invasata ogni anno o quasi. Infine, poiché è un ibrido, la pianta non produce semi fertili ma potremo riprodurla per talea con le singole foglie o tramite i polloni che spuntano alla base della pianta.

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