Perla di Norimberga: l’Echeveria più ricercata dai collezionisti

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Quando vidi per la prima volta una Echeveria perla di Norimberga me ne innamorai immediatamente. Sarà stato il nome, forse, un po’ aristocratico (Echeveria Perle von Nurnbeg) o sarà stato la cromia di colori delle foglie di questa Echeveria ma ricordo indistintamente che quando vidi sul web una signora che la mostrava fiera pensai: “Ok, deve essere mia!”.

Dopo qualche tempo finalmente la riuscii a trovare in un vivaio e la portai a casa fiera, come se fosse un trofeo. E un po’ a ragione, devo dire, dal momento che questa Echeveria è uno degli ibridi più belli e conosciuti del genere Echeveria. Sì, perché questa Echeveria è un ibrido tra una Metallica ed una Elegans creato in Germania nel 1930 dal famoso coltivatore di piante succulente Richard Graessner di Perleberg.

Per quanto riguarda il suo aspetto, la Perla di Norimberga ha delle foglie larghe e a forma di lancia di una splendida sfumatura che va dal rosa al viola. In età adulta la sua rosetta raggiunge i 15 centimetri di diametro. Proprio per questo motivo che la pianta è usata molto a scopo ornamentale per decorare i balconi o per dare un tocco di colore e vivacità alla casa.

Cura dell’Echeveria di Norimberga

L’Echeveria Perla di Norimberga, per cresce bene, ha bisogno di molta luce nel corso di tuto l’anno ma evitando i raggi diretti del sole soprattutto nel periodo estivo e nelle ore più calde dalla giornata. D’inverno, invece, se le temperature scendono al di sotto di 10 °C è bene riparlarla in casa o in serra fredda.

Se ben curata la Perla di Norimberga ci regalerà dei fiori di color rosso corallo su numerosi steli per ogni rosetta. Una buona cura della pianta passa, ovviamente, anche da un buon terreno: è ottimale un terreno fortemente drenante, formato da un miscuglio tra torba e pomice in modo che non avvengono i pericolosi ristagni l’acqua.

Le annaffiature devono essere moderate e fatte solo quando il terreno risulta essere asciutto: per evitare che le foglie marciscono sarebbe meglio annaffiare la pianta per immersione. Le annaffiature devono essere fatte una volta a settimana in primavera e estate e sospendere del tutto in autunno e inverno. La pianta, infine, non necessita di concimazioni frequenti.

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