Crassula Hobbit, una piccola guida per curarla al meglio

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Tra le primissime piante grasse che mi sono arrivate a casa c’era anche una piccolissima Crassula Hobbit. All’epoca, due anni fa, era un insieme di poche foglie che nascevano direttamente dal terreno.

Nel giro di due anni la pianta è cresciuta tantissimo e crescerà ancora di molto nei prossimi anni fino a somigliare ad un vero e proprio alberello. Per far si che la nostra Crassula Hobbit cresca al meglio bisogna seguire alcuni piccoli consigli che riguardano proprio la sua cura.

Innanzitutto diciamo che la pianta non è molto difficile da curare ma è importante, per farla crescere al meglio, prestare attenzione ad alcuni accorgimenti come: esposizione, annaffiature, terriccio e concimazione. Vediamo allora come curare al meglio la nostra Hobbit.

Crassula Hobbit: i consigli per la cura

Proprio come tutte le piante grasse anche la Crassula Hobbit ha bisogno, per crescere al meglio, di molta luce. Nel caso in cui abbiamo la pianta in casa allora il consiglio è quella di metterla davanti un davanzale soleggiato ma, d’inverno, lontana dai termosifoni. Nel caso in cui abbiamo un davanzale o un terrazzo allora possiamo posizionarla a mezz’ombra, evitando i raggi solari diretti nelle ore più calde della giornata. Se d’inverno la temperatura raggiunge temperature inferiori a 5 °C è meglio tenerla al riparo. 

Un secondo consiglio per far crescere al meglio la nostra pianta riguarda le annaffiature dal momento che il motivo principale della morte di questa succulenta sono proprio le annaffiature eccessive che portano al marciume radicale. In primavera e d’estate è bene bagnare la pianta almeno una volta a settimana mentre d’inverno le annaffiature devono essere pressoché sospese. 

Per bagnare al meglio la nostra pianta dobbiamo distribuire l’acqua in modo da bagnare in modo uniforme tutto il terreno, evitando però i ristagni. Il procedimento migliore consiste nel bagnare la terra direttamente dall’alto.

La cura di una pianta grassa, e anche della Crassula Hobbit, passa da un buon terriccio che deve essere drenante e costituito, almeno per il 20 o 30% da materiale inerte come pomice e lapillo. Infine è bene fertilizzare la pianta almeno una volta all’anno con concime liquido da mischiare direttamente con l’acqua per le annaffiature. In commercio esistono diversi tipi di concime liquido adatti alle piante grasse.

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