Astrophytum Myriostigma: il cactus a forma di stella

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L’Astrophytum Myriostigma catturò la mia attenzione due anni fa mentre mi trovavo al vivaio del mio paese per soddisfare la mia mania di acquistare nuovi cactus.

Ricordo ancora che c’era una distesa di Astrophytum e la cosa mi colpì abbastanza, soprattutto perché, da neofita, non avevo mai visto un cactus di quella strana forma che somigliava al cappello del vescovo.

In natura esistono molte varietà di Astrphytum e, quello che ho io, è il Myriostigma. Il nome Astrophytum deriva da due parole greche: “astèr” che significa stella, e “phytòn” che significa pianta. Questo perché i cactus che appartengono a questo genere hanno varie costolature e, visto dall’alto, sembra proprio una stella.

Astrophytum Myriostigma: informazioni generali sul cactus

L’Astrophytum Myriostigma è un cactus solitario originario del Messico nord-orientale e centrale e cresce in altipiani che si trovano tra i mille e i duemila metri sul livello del mare. Per quanto riguarda la sua forma, questo cactus appare di forma cilindrica o globosa, è verde brillante ma un aspetto bianco gesso dovuto alle piccole squame che lo ricoprono.

Le costolature, che gli danno la caratteristica forma a stella, sono regolari e, solitamente, non sono più di cinque. In estate dalla punta del cactus spuntano fiori a forma di imbuto di colore giallo che possono essere lunghi fino a 7 centimetri. I fiori sono estremamente delicati e durano solo pochi giorni.

Per quanto riguarda la sua coltivazione, l’Astrophytum è molto semplice da coltivare. E’ necessario posizionarlo in un terreno ben drenante, annaffiare poco da marzo ad ottobre e non annaffiare assolutamente dall’inizio dell’autunno fino alla fine dell’inverno. Se d’inverno la temperatura scende al di sotto dello zero è bene spostare in nostro cactus in serra fredda o in un luogo riparato.

Questo cactus ama la luce solare per cui deve essere posizionato in pieno sole: il consiglio, quindi, è quello di posizionarlo in un punto ben illuminato. Il cactus può essere fertilizzato una volta all’anno, in primavera, usando un concime liquido adatto per le piante grasse.

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