Echeveria Apus, l’ibrido dalle rosette dai toni rossi

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L’Echeveria Apus è una delle ultime arrivate in casa mia: l’ho presa ad inizio primavera al vivaio dopo essere rimasta affascinata dai suoi colori che vanno dal verde al rosso.

Si tratta di una succulenta della famiglia delle Crassulaceae ed è un ibrido, ovvero nata dall’incrocio di due diverse piante e la sua origine è però sconosciuta anche se, con tutta probabilità, è originaria del Messico.

Esteticamente l’Echeveria Apus si presenta come una pianta senza stelo e senza spine ed ha una rosetta di foglie carnose, piatte, lanceolate e leggermente appuntite all’apice. Tali rosette possono raggiungere un diametro fino a 15 centimetri e sono di colore verde con le punte leggermente rossastre.

Proprio come tutte le Echeverie anche la Apus fiorisce: i fiori sono sostenuti da lunghi steli e sono molto sottili e di colore giallo. Una curiosità su questa pianta è che cambia colore a seconda del fatto che riceve più o meno sole.

Echeveria Apus: come curarla al meglio

L’Echeveria Apus è molto semplice da coltivare e predilige zone dove in piena luce. Ne consegue che non ama molto stare al freddo per cui, d’inverno, è bene posizionarla in serra fredda o dentro casa se le temperature scendono al di sotto del 10 gradi.

Come per la grande maggioranza di piante grasse, anche questo tipo di Echeveria predilige un terreno molto drenante e costituito da molti materiali inerti come pomice e lapillo; in questo modo si andrà a prevenire il marciume radicale. Anche per questo motivo ricordiamoci di posizionare la nostra pianta sempre in un vaso, preferibilmente di coccio, che presenta un foro di drenaggio.

L’Echeveria Apus deve essere annaffiata almeno una volta a settimana da marzo a novembre mentre in inverno è bene interromperle completamente dal momento che la pianta entrerà… in letargo! La pianta può poi essere concimata una volta al mese nel corso della stagione vegetativa e con concimi liquidi per piante grasse.

Il travaso della pianta può essere effettuato all’inizio della primavera e con terriccio nuovo e fresco e scegliendo un vaso più largo di soli 2 centimetri. Attenzione poi ai parassiti dal momento che questa Echeveria, ma tutte in generale, sono molto suscettibili agli attacchi delle cocciniglie.

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