Lithops: cosa sono i “sassi viventi” e come si curano

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Eccoci qui, finalmente ho deciso di aprire anche la sezione dedicata ai Lithops e, più in generale, alla famiglia delle Aizoaceae. Lo dico subito: i primi Lithops mi hanno fatto penare dal momento che si tratta di una pianta che ha bisogno di cure ed esigenze molto diverse rispetto agli altri cactus e succulente.

I primi tre Lithops mi sono morti nel giro di pochissimo tempo e semplicemente perché “gli ho dato troppe attenzioni”. La premesse per curare queste piante è infatti: “dimenticarsi di possederle”. Nemico principale dei Lithops sono infatti le annaffiature e, inutile dire che i primi acquisti mi sono morti, marciti, proprio a causa di un eccesso di irrigazioni.

Il termine Lithops deriva dal greco, dalle parole “lithos” che significa “pietra” e “opsis” che significa invece “aspetto”. Proprio per questo motivo che queste piante sono comunemente chiamate “sassi o pietre viventi”: le piante, poi, crescono in aree desertiche ed aride e si mimetizzano perfettamente con il suolo, proprio come delle pietre.

Esteticamente il Lithops si presenta come una pianta priva di fusto e formata da due sole foglie carnose e dalla forma ovale; presenta una fenditura centrale in cui entra la luce necessaria per la fotosintesi. Queste piante raggiungono l’altezza massima di soli 3 centimetri e sembrano dei veri e propri coni rovesciati.

Al centro del fenditura che, durante il periodo vegetativo, nasce il fiore, solitamente di colore bianco o giallo, molto più grande della stessa pianta. Caratterista del Lithops è la muta: la pianta inizierà ad aprirsi proprio dalla fenditura dalla quale nasceranno nuove foglie mentre le vecchie esterne inizieranno a seccarsi fino a scomparire. Durante il periodo della muta è assolutamente vietato dare acqua ai Lithops.

Lithops: consigli base per la cura

Il Lithops cresce in natura in un ambiente desertico ed arido e cresce tra le pietre calcaree. Il loro colore gli permette di mimetizzarsi ed evitare così di essere mangiate dagli animali. Vivendo in un ambiente desertico, le foglie del Lithops gli permettono di immagazzinare acqua per i periodi di siccità e, proprio per questo motivo, che la pianta è molto soggetta a marciumi.

Acqua in eccesso ed umidità la uccideranno quasi subito e non è raro vedere un Lithops che la sera sta bene e la mattina appare marcio a causa di un eccesso idrico. La pianta deve essere posizionata in un luogo molto luminoso e predilige ambienti a bassa umidità.

Proprio per questo motivo che quando le temperature scendono al di sotto del 10°C è bene posizionarli in luoghi riparati ma arieggiati. I Lithops devono essere annaffiati con moderazione e, possiamo dire, con il contagocce. Nei prossimi articoli mi soffermerò nel dettaglio su questo aspetto dal momento che esiste un vero e proprio schema che riguarda proprio le annaffiature dei Lithops.

Per quanto riguarda invece il terriccio, queste piante gradiscono un terreno ben drenante che deve essere arricchito con vari materiali inerti come pomice, lapillo e sabbia.

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