Pachyphytum, la succulenta dalle foglie molto carnose

Pachyphytum è una parola che deriva dal greco e che significa letteralmente “pianta grossa”. Il termine non si riferisce tanto alla grandezza di questa succulenta bensì alla carnosità delle sue foglie.

La varietà di Pachyphytum che possiedo è la Hookeri e, proprio come le altre varietà presenti in natura (la pianta è originaria del Messico), è una succulenta che raggiunge una grandezza massima di messo metro e dalle foglie color verde chiaro con sfumature rossastre.

Le foglie di questa succulenta  sono molto fragili e spesso cadono anche solo sfiorandole. Fortunatamente, però, la pianta è molto semplice da riprodurre proprio per foglia o talea: basta appoggiare quelle cadute sul terreno e queste in breve tempo daranno vita a nuove piantine.

La pianta, se coltivata bene, ci regalerà dei fiori di colore rosso che crescono in grappoli e che sbocciano nei mesi che vanno da giugno ad agosto.

Il Pachyphytum è una pianta molto semplice da coltivare e, per questo motivo, è adatta anche per i meno esperti. Sono pochi gli accorgimenti da seguire per far crescere bene e rigogliosa questa crassulacea. Vediamoli insieme.

Pachyphytum: consigli generali sulla cura

Questa succulenta ama stare in un luogo molto luminoso (attenzione però alle scottature estive) e, al contrario, si adatta male agli inverni troppo rigidi. Per questo motivo è meglio coltivarla in vaso così da poterla mettere al riparo durante il periodo invernale e, comunque, quando la temperature scende al di sotto degli 8°C.

Per quanto riguarda il terriccio, questo deve essere molto drenante e arricchito con pomice e lapillo, materiali inerti che evitano il ristagno di acqua. La pianta va annaffiata quando il terreno appare completamente asciutto: una volta alla settimana in primavera ed estate e a cadenza mensile in autunno e in inverno. La pianta può essere concimata una volta all’anno diluendo il concime liquido direttamente nell’acqua dell’annaffiatura.