Lithops: il terriccio più adatto alla sua coltivazione

Abbiamo appena acquistato una pianta Lithops e non vediamo l’ora di prendercene cura. Bene, se questo è il vostro caso allora vi trovate nel posto giusto! In questa sezione di Gioiaspina parliamo proprio di Lithops ma anche di Aizoaceae in generale e come curarle.

Dopo l’acquisto di una pianta di Lithops la prima cosa da fare è cambiare il terriccio poiché quello in cui è stato sistemato non è l’ideale per la sopravvivenza della nostra pianta sasso. I vivai, ma anche gli ecommerce, vendono infatti, solitamente, queste piante in vasi con fibra di cocco: la prima cosa da fare è dunque liberare la pianta da questa “prigione”.

Questa operazione deve essere fatta non appena acquistiamo la pianta, non importa in quale stagione siamo. Procuriamoci dunque un pennellino e iniziamo a togliere tutta la terra cercando di non danneggiare troppo le radici. A questo punto lasciamo il nostro Lithops in un luogo fresco e asciutto per qualche giorno in modo tale che le radici possono fare il “callo cicatriziale”. Passato questo tempo siamo pronti a rinvasare i nostri Lithops.

Lithops: ecco qual è il terriccio adatto per la sua coltivazione

Il Lithops in natura cresce in un ambiente desertico ed arido, tra le pietre calcaree. Proprio per questo motivo che la pianta vuole un terriccio ben drenante che non trattenga affatto l’acqua.

Il terreno adatto per un Lithops è composto da un solo 10% di terra di campo e dal 90% di materiali inerti come pomice, lapillo, perlite o anche sabbia di fiume. I materiali inerti dovranno essere tutti di piccola granulometria. Dunque il terriccio adatto per questa pianta deve avere davvero pochissimo materiale organico e tantissimi materiali inerti.

Per verificare se il terriccio che abbiamo realizzato è ottimale per il nostro Lithops possiamo provare a buttarci sopra un po’ d’acqua: se questa defluisce molto velocemente allora abbiamo fatto centro. Nel caso opposto basta aggiungere altro materiale drenante.