Come si annaffiano le piante grasse? I consigli

0

Come si annaffiano le piante grasse? Sono tante le persone che credono che le piante grasse non hanno affatto bisogno di cure e altrettante quelle che invece credono vadano trattate come tutte le altre piante presenti in natura. Entrambi i modi di pensare sono sbagliati: una pianta grassa, a seconda della specie a cui appartiene, ha bisogno di cure mirate che vanno dalla composizione del terriccio alle annaffiature.

E proprio per quanto riguarda le annaffiature che voglio dare qualche piccolo consiglio. Per quanto riguarda il mondo delle piante grasse, una annaffiatura sbagliata ed eccessiva può infatti portare alla morte della pianta. La causa più comune di morte di piante grasse è proprio una eccessiva annaffiatura per marciume radicale.

Nel corso dei secoli le piante grasse si sono adattate a vivere in habitat inospitali e spesso aridi e la loro struttura ha acquistato la capacità di trattenere ogni singola goccia d’acqua. Le foglie o i fusti delle piante grasse sono fatti di tessuto spugnoso che funge da serbatoio d’acqua ed ha anche la funzione di minimizzare la dispersione di umidità nell’ambiente.

Questa struttura, però, non consente alle piante grasse di disfarsi dell’acqua in eccesso ed ecco spiegato il perché troppa acqua può portare la pianta a marcire in modo rapido. Un aiuto molto importante è dato, in questo senso, dal terriccio della nostra pianta che deve essere molto drenante: in questo modo si eviteranno i ristagni idrici.

L’annaffiatura di una pianta grassa, poi, varia a seconda della stagione che stiamo attraversando. Come si annaffiano le piante grasse? In primavera e in estate la pianta è in una fase di crescita e possiamo annaffiarla con più regolarità, soprattutto se esposta al sole. Ricordiamoci sempre però di annaffiare solo quando il terreno risulterà essere completamente asciutto o secco. In autunno e in inverno le piante grasse sono in fase di riposo. Le annaffiature devono quindi essere azzerate o molto leggere in caso in cui l’autunno sia caldo e con temperature superiori alle medie stagionali.

Come annaffiare le piante grasse: i consigli

Voglio ora darvi dei consigli pratici. Il primo è quello di non usare vasi in plastica: questo materiale, così come il vetro, non è traspirante e dunque aumenta il rischio di marciume radicale. Sono da preferire i vasi in coccio e con foro sul fondo. Ogni tanto possiamo anche usare uno spruzzino o un vaporizzatore che permette sia di innaffiare sia di ripulire la stessa dalla polvere o da eventuali parassiti.

Attenzione poi a non annaffiare la nostra pianta con acqua piena di calcare. Il consiglio è quello di usare acque leggere per non danneggiare le nostre piante che vivono in natura in ambienti con terreni poveri. Infine un ultimo consiglio riguarda le annaffiature per immersione.

Alcune piante grasse, come le Echeverie, rischiano di trattenere l’acqua sulle foglie con rischio di farle marcire. In questo caso è utile annaffiare la pianta per immersione. Basta mettere il vaso dentro una bacinella contenente acqua e lasciare che il terreno assorba l’acqua necessaria dai fori sul fondo o dalle pareti. Questa operazione deve essere fatta con tempi più lunghi rispetto l’annaffiatura normale: ci vogliono almeno 10 minuti per i vasi più piccoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *